A Roma 2.300 minori stranieri non accompagnati nel 2017: cambiano le regole

Sono 2.325 i minori stranieri non accompagnati registrati a Roma lo scorso anno.

 

Numeri altissimi, quelli presentati durante il convegno promosso dall’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia (Aimmf), Sezione di Roma, in collaborazione con il Tribunale per i minorenni di Roma e con il supporto di Roma Capitale.

Un’emergenza affrontata dal Comune di Roma in linea con la nuova Legge Zampa, la n.47 del 7 aprile 2017. La più grande novità è quella della figura del tutore volontario che viene dotato di funzioni determinanti: rappresentanza legale, riconoscimento dei diritti del minore, promuovere il suo benessere psico-fisico, vigilare sui percorsi di educazione ed integrazione, vigilare sulle sue condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione e amministrare il suo eventuale patrimonio.

Altra novità di rilievo è stata quella dell’attivazione di una banca dati nazionale presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali: il Sistema informativo minori non accompagnati (SIM). Qui confluiscono le cartelle personali di tutti i minori, compilate da personale qualificato dopo il colloquio nella fase di prima accoglienza.

“L’evento risponde agli scopi dell’Associazione di promuovere momenti di confronto e approfondimento culturale sulle tematiche riguardanti la tutela dei diritti delle persone minori di età e nello specifico attivando sinergie tra i vari soggetti istituzionali al fine di individuare buone prassi nella realizzazione di quanto delineato dalla recente normativa riguardante i minori stranieri e non accompagnati”, ha dichiarato Raffaele Focaroli, Segretario della Sezione di Roma dell’Aimmf.”

“La Legge Zampa rappresenta una novità importante in quanto una norma nazionale consente di colmare le disparità territoriali. Per garantirne un’efficace applicazione, occorre consolidare e rafforzare il sistema di monitoraggio e di raccolta dei dati. Per vincere la sfida dei diritti, stiamo costruendo ampie sinergie interistituzionali con un approccio multidisciplinare in modo da coniugare accoglienza e inclusione. Ma soprattutto siamo impegnati ad assicurare un maggior ascolto ai minorenni, affinché il loro punto di vista diventi parte integrante dei processi decisionali”, ha spiegato l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.

“La figure del tutore volontario è decisiva nel nuovo sistema di tutele dei minorenni. Nel Lazio i corsi di formazione hanno riscosso un successo enorme, basti pensare che all’avviso pubblico hanno risposto circa 900 persone di cui oltre 400 hanno già completato il percorso formativo. Siamo la prima regione d’Italia. Il sistema garantisce l’insegnamento di aspetti giuridici, psicologici e sociosanitari, ma si tratta di un meccanismo in continua evoluzione che stiamo perfezionando progressivamente”, ha sottolineato il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio Jacopo Marzetti.

 

fonte: http://www.affaritaliani.it